Maurizio Urbani Quintet

Maurizio Urbani

Fratello di Massimo Urbani ne reinterpreta lo spirito ed il groove musicale.
Ha allestito per il festival un quintetto d'eccezione con giovani promesse e "vecchie volpi" del jazz italiano.

Art Valiante

L'incontro con Massimo è stato per me un evento che mi ha cambiato la vita. Avevo 19 anni e Max venne in Abruzzo per un paio di concerti e lo accompagnammo in trio. Mi ha fatto capire, col suo esempio, che il jazz non è soltanto un tipo di musica, ma è proprio un modo di affrontare la vita e la voglia di comunicare i sentimenti più veri. È stato per me l'esempio da seguire e mi ha incoraggiato a trasferirmi a Roma, dandomi fiducia e consapevolezza. Ho in seguito avuto modo di suonare ancora con lui, e ogni volta ho imparato qualcosa di grande. Max vive nel mio cuore.

Matteo Cutello

Matteo comincia suonare a soli 7 anni .Quel che comincia come un gioco diviene per  ben presto una passione totalizzante che lo porta a
studiare per molte ore al giorno senza nessuno sforzo, ma al contrario con una dedizione e una
consapevolezza nei propri mezzi assolutamente stupefacenti.
Un linguaggio jazzistico maturo quasi già insito  dalla nascita e una spontanea attitudine allo
studio del jazz coltivata e raffinata insieme al loro “scopritore” e maestro Giovanni Mazzarino,
determinano questo continuo “work in progress” che è la loro musica
In un recente viaggio a New York con Giovanni Mazzarino, Giovanni , il gemello,e Matteo hanno stupito esibendosi
come ospiti in un importante concerto di Giovanni Mazzarino all’Istituto Italiano di Cultura e nelle jam
session più infuocate degli storici jazz club della grande mela, là dove i grandi sono diventati leggende:
lo Smalls, Smoke, per citare i più importanti.
!
Borse di studio, festival internazionali, premi prestigiosi e i già tanti successi non scalfiscono l’umiltà dei
due fratelli, che come tutti i ragazzi della loro età studiano e conducono una vita del tutto normale, ma
sempre jazzisticamente intensa