Il progetto "Risuoniamo in contatto"

Il progetto prevede l'attuazione di laboratori musicali rivolti a bambini tra gli 8 e 13 anni, che vivono condizioni di disagio e/o esclusione socio-culturale e con disabilità.
Le attività proposte sono di tipo ludiche-ricreaticìvo e inclusive, di manipolazione, di ascolto partecipato e utilizzo di strumenti, rivolte a 2 gruppi di circa 6 bambini ciascuno, svolte all'aperto e/o in spazi sufficientemente ampi da permettere di attuare le misure di prevenzione da covid-19. Fare musica,soprattutto nella fascia di età a cui si rivolgeranno i laboratori musicali, favorisce il coordinamento motorio, l’attenzione e la concentrazione ma è anche un ottimo strumento di socializzazione; un modo in cui liberare le proprie emozioni, ascoltare il proprio corpo e ciò che lo circonda, mettendo in gioco la personale capacità di improvvisare usando l’immaginazione.
L’obiettivo primario dei laboratori è quello di ristabilire una socialità e condivisione tra i minori, persa anche a causa della pandemia, fornire ai bambini e ai genitori degli spazi protetti che permettano, grazie ad un avvicinamento giocoso e positivo alla musica, di esprimere e condividere spazi e relazioni. I laboratori sono condotti da un esperto di musica e insegnamento musicale e da due psicologi con esperienza e formazione nell'ambito dell'età evolutiva.
La modalità di attuazione dei laboratori prevede una partecipazione reale in spazi reali anche al fine di favorire un contatto con il territorio, in quanto le attività verranno svolte presso uno spazio pubblico che permette di effettuare attività di gruppo in piena sicurezza, con l'obiettivo di fornire oltre che uno spazio protetto, un luogo e un momento di risocializzazione e riscoperta del contatto con luoghi reali e naturalistici del territorio.
La metodologia utilizzata, si propone di lavorare sia con la sfera emotiva che con la sfera cognitiva, attraverso attività di problem solving, circle time, role play, brainstormig, giochi e discussioni gruppo.
Il progetto é curato dalla Dott.sa Federica Semeraro, esperta  psicologa.